Da "lo zio di Brooklyn" (1995) di Ciprì e Maresco.
Sono reduce da un laboratorio/confronto con Maresco. La tre giorni è stata caratterizzata da un'intensiva somministrazione di contenuti video ad alto tasso di "Cinismo Contro" e la presenza del regista, sommo somministratore, ha trasformato il tutto in una sistematica provocazione del suo uditorio, che si è lentissimamente tradotta in una condivisione ragioni e motivazioni del lavoro ormai ventennale svolto dal duo palermitano.
oggi è sabato, e il fine settimana mi ha così restituito alla mia postazione a 19 pollici. Non sono sicuro che riuscirò a resistere alla tentazione di inondare queste pagine nero/bianche (negative) di frammenti cinici a scala di grigi ...
In qualche modo l'apertura come la chiusura il nulla e il qualcosa si toccano profondamente in un punto che è l'altro, nel cerchio delle cose che ci sono.